Produzione e la commercializzazione delle patate da industria italiane

Importanti novità per la produzione e la commercializzazione delle patate da industria italiane.

Dopo circa dieci anni dalla legge sulla regolazione dei mercati – il decreto legislativo n. 102/2005 – è stata formalizzata, l’intesa tra il ministero delle Politiche agricole e i vari rappresentanti della filiera di produzione delle patate – Unapa,  Italpatate , Aiipa,  Anicav, Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri – che ha dato vita al Contratto Quadro, una nuova legislazione in materia che sostituisce l’accordo interprofessionale, sia per ciò che riguarda le “vecchie” varietà di patate che per “nuove varietà”.

Vecchie e nuove varietà

Le vecchie varietà di patata sono quelle classiche che rappresentano una sicurezza per i coltivatori nel Sud Italia (Jaerla e Spunta) , per le zone collinari (Desiree e Kennebec), per la trasformazione in chips (Hermes) e per le produzioni tipiche in Centro Italia (Monalisa) e per la Patata di Bologna DOP (Primura).

Accanto alle varietà classiche il progetto di miglioramento genetico ha lo scopo di costituire dei materiali che possono migliorare la produzione e la commercializzazione dei tuberi di patata.
Gli obiettivi sono: incremento della produttività nei diversi ambienti ed epoche di coltivazione, miglioramento della sostenibilità ambientale ed economica attraverso l’introduzione di resistenza alle più comuni avversità che colpiscono la coltura ed infine il miglioramento della qualità dei tuberi sia per il consumo che per la trasformazione industriale.

Le nuove varietà , che provengono da diversi programmi di breeding, sono state ampiamente testate nell’ambito del progetto di filiera, per le produzioni più innovative per i supermercati (Gisele), per le produzioni di patate novelle (Barcelona), per le produzioni precoci con molteplicità d’uso , sia in integrato che in biologico (Montreal) ed infine per le produzioni nei terreni e nelle zone più difficili con multiresistenza assolutamente unica ed innovativa nei confronti di 5 razze di nematodi a cisti (Monte Carlo).